Secondo un’analisi del gigante di Wall Street JPMorgan, il forte calo del mercato delle criptovalute a metà ottobre non è stato guidato dagli investitori istituzionali tradizionali, ma dai trader di criptovalute con leva finanziaria.
JPMorgan, una delle principali banche di Wall Street, ha annunciato che l’ondata di vendite che ha scosso il mercato delle criptovalute nella seconda settimana di ottobre è stata guidata principalmente da investitori specifici del settore piuttosto che da istituzioni finanziarie tradizionali.
Secondo gli analisti bancari, il sell-off nei fondi negoziati in borsa (ETF) e nei contratti futures del Bitcoin sul Chicago Mercantile Exchange (CME) è stato limitato nonostante il calo del prezzo del Bitcoin e di Ethereum. Ciò dimostra che gli operatori finanziari tradizionali non si sono lasciati prendere dal panico.
In un rapporto di un team di analisti guidato da Nikolaos Panigirtzoglou, JPMorgan ha rilevato che gli ETF Bitcoin hanno registrato deflussi di soli 220 milioni di dollari, mentre gli ETF Ethereum hanno registrato deflussi di 370 milioni di dollari. Questa differenza dimostra che la pressione di vendita è più concentrata su Ethereum che su Bitcoin.
Un modello simile è stato osservato nel mercato dei futures CME. Rispetto al Bitcoin, Ethereum ha registrato un sell-off più forte, che gli analisti di JPMorgan hanno interpretato come una riduzione del rischio da parte degli investitori orientati al momentum.
Secondo il rapporto, l’interesse aperto nei contratti futures perpetui di Bitcoin ed Ethereum è sceso di quasi il 40%, un calo molto più marcato rispetto ai prezzi spot, il che suggerisce che le posizioni con leva finanziaria vengono rapidamente liquidate.